domenica 27 novembre 2016

Concert of the Month: Tom Odell



Ho aspettato fino all'ultimo anno di Università per avere una solida vita sociale, ma finalmente, ce l'abbiamo fatta (più o meno). Iscritta in palestra, organizzatrice di serate al cinema e occasionalmente invitata agli house parties. Quasi mi emoziono al solo pensiero. Tra le varie attività che ho ripreso quest'anno e inserito nella mia vita c'è quella di andare ai concerti, per i quali di solito aspettavo l'estate, i grilli e i festival estivi. 

Questo Novembre però non ho resistito e ho comprato un biglietto per andare a vedere Tom Odell. Oserei dire grande intuizione, perché è stato un'ottima concerto con sorprese. Prima di tutto il concerto principale è stato anticipato da non una ma due supporting bands. entrambe ottime, entrambe sorprendenti. 

I primi o il primo, non si è capito, era sicuramente per i nostalgici dell'emo-punk-rock.  Il gruppo/cantante si chiamava Johnny Loyd e si può dire non spaziasse granché  rimanendo intorno al tema del tormento e della depressione, letteralmente . Va da se che non sia stata la mia band preferita, ma comunque bravi musicisti e non eccessivi nel tempo, che solitamente è il problema delle band di supporto.



Il secondo a portare un po' di magia è stato Rag and Bone Man. Ecco, al momento del concerto non l'avevo mai sentito, mai visto da nessuna parte e quando ho sentito le sue canzoni mi sono impersonata in un giudice di X factor quando scopre un talento incredibile. Avrei solo voluto un bottone e una sedia girevole come in The Voice e poter urlare: "Tu hai l'X factor!!!!!!". Invece no, ma sono stata comunque felicissima della scoperta. Inoltre, a partire dal giorno del concerto, questo talento sembra essere stato scoperto da mille radio e mille Paesi. Molto bene Mondo. 

E finalmente il concerto della serata. Talmente bello da farmi tornare indietro ai miei 14 anni e a quel genere di concerti che ti fanno commuovere e ridere e rimanere con la nostalgia di una bella serata per tutta la settimana successiva. Bella la lista di canzoni, belle le luci, bello il fatto che lui fosse molto ubriaco a un certo punto della serata. Il che ha reso tutto molto più inglese, molto più autentico. Tom Odell ci ha coinvolto, parlato di esperienze personali e tirato dentro al modo in cui avrebbe voluto che interpretassimo le sue canzoni/poesie. Tra un salto sul pianoforte e una battuta sul fatto che ci volesse molto bene, la serata è volata ed ha portato insieme tutte le fasce d'età: dagli universitari come me alle famiglie, alle coppie. Grazie Mr Odell, un biglietto ben speso e un'esperienza da non dimenticare.

M. 

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